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PROMOZIONE SPORTIVA, IL SUO VALORE ECONOMICO E SOCIALE, NEI NUMERI EMERSI AL CONI NELLA CONFERENZA PROGRAMMATICA "PROMUOVERE LO SPORT, PROMUOVERE LA VITA"

10/04/2019

 

Oltre 95mila associazioni sportive dilettantistiche in tutta Italia, per un totale di quasi 8 milioni di tesserati, il 45% dei quali giovanissimi under 13 e tante donne, cresciute sia tra gli affiliati che tra i dirigenti. Tanto vale, in numeri, la promozione sportiva in Italia secondo quanto rilevato dall’Osservatorio permanente sulla promozione sportiva che mercoledì 10 aprile dal Salone d’Onore del Coni, ha presentato i dati dell’analisi redatta dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma, nella prima conferenza programmatica nazionale della promozione sportiva.

L’Osservatorio e la conferenza sono promossi da nove dei 15 enti di promozione sportiva, tra cui Aics. Assieme all’Associazione Italiana Cultura Sport, fra gli altri anche Acsi, Asc, Asi e Libertas.

Presenti alla conferenza programmatica diversi dirigenti di Aics, tra cui lo stesso presidente Bruno Molea, chiamato a intervenire nella prima sessione dal titolo: “Un modello di offerta sportiva per tutti”. Molea, introdotto dai saluti del presidente del Coni Giovanni Malagò, è intervenuto al fianco dei giornalisti sportivi Gianfranco Colasante e Valerio Piccioni, del direttore generale dell’Istituto Credito Sportivo Paolo D’Alessio, del presidente di Acquanetwork Marco Tornatore. Molea ha fatto riferimento alla riforma dello sport, approdata in prima lettura in commissione alla Camera, e alla nascita di Sport e Salute: ha espresso preoccupazione per la mancanza di certezza attorno al ruolo della nuova società e al suo rapporto con gli enti di promozione sportiva, e ha rimarcato il grande ruolo sociale rivestito da questi ultimi e dallo sport di base in generale, la cui azione non deve andare in contrasto ma affiancare quella altrettanto importante dello sport di vertice rappresentato dalle Federazioni.  

D’altronde, sono i numeri a parlar chiaro e a dare manforte a quanto messo in luce dal presidente Molea. Questi, presentati dal professor Luca Fornaciari dell’Università di Parma, hanno rimarcato come il target di riferimento degli enti di promozione sportiva, sia per lo più rappresentato dai giovani under 17 e dalle donne, il 45% dei tesserati totali a fronte del solo 27% di donne tesserate nelle Federazioni.

Gli enti di promozione sportiva garantiscono oltre 607mila eventi sportivi all’anno, circa 1.600 al giorno in tutta Italia per una penetrazione capillare sia a livello geografico che sociale. Se tanti sono gli eventi, alto sarà l’indotto economico di questi ultimi (circa 310mila euro calcolati per ogni finale di campionato, tra trasporti, alloggi e organizzazione gare), per un valore totale di circa 93 milioni di euro all’anno. Alto è il valore (economico, e non solo sociale) anche del volontariato, misurato in “ore lavoro” e che si calcola valga almeno un miliardo di euro annuo, o della formazione, di cui vengono erogate circa 200mila ore annue. Il tutto, a fronte di contributi statali calanti: da qui, nasce l’esigenza degli enti di promozione all’autofinanziamento, attraverso bandi e promozione.

Una realtà, dunque, che la politica non può sottovalutare e dalla quale passa anche la pianificazione delle politiche sociali territoriali e non solo quelle sportive. Sul tema “La promozione Sportiva: un mondo in continua crescita”, dopo lo spazio riservato ad Aics (rappresentato in questo panel dal campione olimpionico Daniele Masala, anche dirigente nazionale Aics), hanno poi dibattuto il presidente ASI Claudio Barbaro, il rappresentante del Comitato “Salviamo lo Sport Dilettantistico” Celestino Bottoni, il direttore nazionale di Special Olympics Italia Alessandra Palazzotti e l’avvocato Guido Valori. Le conclusioni sono state poi affidate al presidente Malagò e al Segretario di Stato Giancarlo Giorgetti.

 

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Ente di Promozione Sportiva riconosciuta dal CONI.

Fondata nel 1962. Ente con finalità assistenziali riconosciuta dal Ministero dell'Interno.

Ente di Promozione Sociale riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale al n. 38, ai sensi e per gli effetti della legge 7 dicembre 2000, n.383

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