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RIFORMA SPORT, IL SOTTOSEGRETARIO VALENTE INTERVENUTO ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE AICS RASSICURA: "CON LA SOCIETA' SPORT & SALUTE, PIU' SOLDI ALLO SPORT DI BASE"

20/05/2019

 

Alla quinta assemblea nazionale AICS svoltasi fra il 17 e 18 maggio a Roma, tra i vari ospiti e interventi che si sono susseguiti c'è stato anche quello del Sottosegretario di Stato con delega ai rapporti con il Parlamento e alla democrazia diretta Simone Valente, intervenuto anticipando per la prima volta i riflessi sulla promozione sportiva oltre che i contenuti della riforma dello sport, attualmente in discussione in Parlamento. “Sport e Salute dovrà far arrivare più soldi allo sport di base. Intento della sua nascita, all’interno della riforma dello sport, è distribuire risorse secondo criteri di meritocrazia e gli enti di promozione sportiva sono tra questi. Questa riforma - precisa e rimarca - non vuole essere una contrapposizione tra lo sport di base e quello di vertice. Vogliamo mettere ordine, lasciando al centro solo lo sport”.

“Separare Sport e Salute dal Coni - spiega - è stato voluto per dare più impulso ad alcuni aspetti fino ad ora sottovalutati e penso che lo sport di base sia tra questi – ha chiarito Valente -. Il Coni dovrà occuparsi di preparazione olimpica, Sport e Salute con la sua struttura manageriale dovrà far arrivare più soldi allo sport di base. La politica non ha voluto entrare nel mondo sportivo, ma vuole dare visione pluriennale della gestione. Quando Sport e Salute dovrà decidere come dividere i fondi, è lì che si dovranno stabilire i criteri di distribuzione: prima li distribuiva direttamente il Coni e forse a volte mancava di una certa oggettività, oggi vogliamo distribuire fondi secondo criteri di meritocrazia, ma ciò che è certo è che tutto ciò non vuole essere una contrapposizione tra sport di base e sport di vertice”.

Il sottosegretario di Stato ha chiarito anche la visione della riforma sulla figura del lavoratore sportivo, tranquillizzando a riguardo il mondo della promozione sportiva. “Ho notato la preoccupazione del settore, che teme il collasso sulle contrattualizzazioni, ma vorrei chiarire – ha ribadito Valente – che il disegno di legge parla di lavoratori che lavorano nello sport come attività prevalente. Non stiamo parlando di tecnici e dirigenti che hanno rimborso spese fino al tetto dei 10mila euro annui”, tenendo così a rassicurare il mondo sportivo. Valente auspica anche fondi per l’impiantisca sportiva. 

Nel corso dell’assemblea, sono poi state approvate le modifiche allo statuto nazionale Aics secondo quanto richiesto dalle riforme del Terzo settore e dagli aggiornamenti legislativi che riguardano il settore sportivo. 

 

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