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IL NUOVO STATUTO DELL'AICS E L'ADEGUAMENTO DEGLI STATUTI DEI COMITATI TERRITORIALI, UN'UTILE PRONTUARIO E FOCUS DETTAGLIATO SU COME COMPORTARSI

06/06/2019

 

L’assemblea nazionale straordinaria, tenutasi a Roma lo scorso 17 maggio, ha approvato la modifica dello statuto dell’Associazione Italiana Cultura Sport.

Le modifiche erano necessarie per adeguare lo statuto sia a quanto previsto dai “Principi fondamentali degli Statuti degli Enti di Promozione sportiva”, approvati con delibera Consiglio Nazionale CONI n. 1623 del 18 dicembre 2018, sia alle disposizioni inderogabili  imposte dal Decreto Legislativo 117/2017 (Codice del Terzo Settore – CTS).

Molte le novità, su cui ritorneremo nei prossimi numeri. Un punto centrale del nuovo statuto, su cui invece vale la pena soffermarci oggi, è costituito dal fatto che in pratica siamo di fronte ad uno “statuto unico”, uguale per l’Associazione Nazionale e le sue strutture periferiche (Comitati Regionali e Comitati Provinciali). Tale statuto dovrà essere adottato da tutti i Comitati territoriali entro il 2 agosto, per mezzo di una apposita assemblea ordinaria, come ricorda la circolare loro inviata in questi giorni, a firma del Presidente Molea.

Nel rimandare a tale circolare, con la quale si illustrano modalità e tempi per l’adozione, riteniamo utile approfondire l’argomento, in quanto, contemporaneamente, il Ministero del Lavoro ha emanato (31 maggio) una circolare (“Adeguamenti statutari degli Enti del Terzo Settore. Ulteriori chiarimenti”) che potrebbe far nascere dubbi ai nostro associati in ordine alle procedure da noi suggerite.

In estrema sintesi, la circolare ministeriale precisa che il mancato adeguamento degli statuti di Associazioni di Promozione Sociale (APS), Organizzazioni di Volontariato (ODV) e ONLUS, iscritte nei rispettivi registri, entro il termine stabilito dall’art. 101 comma 2 del CTS (2 agosto), non fa venir meno l’iscrizione ai suddetti registri in quanto l’accertamento circa l’effettiva conformità dei loro statuti alle disposizione del Codice sarà effettuato con la loro trasmigrazione nel registro Unico del Terzo Settore (RUNTS). Qualora, successivamente a tale data, si dovessero però apportare modifiche agli statuti, lo si potrà fare senza beneficiare delle modalità “alleggerite” previste dallo stesso articolo (assemblea ordinaria) anche se le modifiche dovessero riguardare le cosiddette “disposizioni inderogabili”.

La circolare ministeriale conclude comunque l’esame della questione con un passaggio che può generare non poche preoccupazioni. “Naturalmente” essa afferma infatti “rimane impregiudicata la potestà delle amministrazioni che gestiscono i registri delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale istituiti sulla base delle leggi n. 266/1991 e n. 383/2000 di adottare, ancor prima della trasmigrazione, eventuali provvedimenti di cancellazione dai rispettivi registri nei confronti di enti a carico dei quali siano state riscontrate situazioni di contrasto rispetto al quadro normativo risultante dalla vigente normativa di riferimento, alla luce del dettato del primo periodo dell’articolo 101, comma 2 del Codice.” In sintesi, cancellazione di APS e ODV che non hanno adeguato lo statuto entro il termine del 2 agosto.

Come abbiamo già osservato a proposito della nota direttoriale del 28 maggio relativa alla possibilità di “sanare” con una modifica statutaria la composizione numerica insufficiente di APS e ODV costituite dopo il 3 agosto 2017, il Ministero del Lavoro, grazie all’ottimo lavoro fatto dal suo direttore generale Alessandro Lombardi, deve quasi quotidianamente intervenire per “aggiustare” una normativa che avrebbe già bisogno di manutenzione, con tutte le forzature e incertezze che l’intervento tramite note e circolari comporta.

Aldilà di questo, quali utili consigli dare ai nostri comitati territoriali e ai nostri affiliati?

Per quanto riguarda i comitati regionali e provinciali AICS non vi è alcun dubbio: il nuovo statuto approvato il 17 maggio scorso “impone” loro l’adozione di esso entro il 2 agosto. Dovranno pertanto seguire le indicazioni emanate dal Presidente Molea con la circolare ricordata.

Per quanto riguarda le APS e le ODV affiliate, in presenza del rischio derivante da eventuali provvedimenti di cancellazione che le Amministrazioni responsabili della tenuta dei Registri APS e ODV potrebbero adottare, di fronte alla difficoltà che spesso esse hanno a convocare assemblee che richiedono obbligatoriamente la presenza della maggioranza dei soci, il consiglio è quello di provvedere ugualmente ad adeguare il loro statuto alle disposizioni inderogabili del codice entro il prossimo 2 agosto.

 

Focus di approfondimento a cura di Pierluigi Ferrenti e del dott. Luigi Silvestri

 

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