IL MINISTRO SPADAFORA INTERVENUTO AL CONSIGLIO DEL CONI: UNITI, NEL RISPETTO DEI RUOLI, PER IL BENE DELLO SPORT
02/03/2020
Il ministro allo Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto martedì scorso al Consiglio nazionale del Coni: obiettivo – ha detto – è rafforzare e potenziare attraverso Sport e Salute l’azione sul territorio, salvaguardando l’autonomia del CONI, “l’interesse è quello di creare equilibrio per far convergere l’azione verso un’unica direzione che tuteli l’interesse dello sport”.
I lavori del Consiglio sono stati aperti dal presidente Giovanni Malagò che ha annunciato la consegna al Quirinale – a giugno – della bandiera da parte del presidente della Repubblica in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020, e chiarito come sul tema del Coronavirus, il mondo dello sport abbia recepito le decisioni assunte dalle autorità governative grazie a un proficuo e costante scambio di informazioni con il ministro Spadafora. Il Presidente ha quindi sottolineato alcuni aspetti legati ai numeri dello sport 2018 presentati in Giunta, soprattutto quello legato alla diminuzione delle società iscritte al registro CONI, tendenza che testimonia la serietà del lavoro portato avanti a livello di controllo.
Il ministro Spadafora ha ricordato come i sei mesi trascorsi dalla sua dalla nomina siano serviti per capire, conoscere e scoprire la valenza e la bellezza di un movimento variegato e le sue dinamiche complesse. È stata evidenziata l’importanza della capacità di ascolto, di mediazione, di andare oltre ogni personalismo, lasciando – nelle vesti di politico – il tifo alle spalle. “C’è la volontà di fare in modo che lo sport possa essere competitivo non solo dal punto di vista dei risultati ma anche a livello di governance e di struttura dell’azione quotidiana – ha detto -. Spesso si cerca una soluzione facile a problemi complessi: si deve cercare di invertire la prospettiva, anche nello sport, indicando una direzione verso la quale andare in modo unitario”.
Poi, il passaggio su Sport e Salute e lo sport sociale. “Ci sono molte manifestazioni all’orizzonte ma è stato specificato che il mandato che verrà dato agli uffici sarà quello di non trascurare la dimensione sociale e territoriale che vede presente lo sport in tutto il Paese. Sport e Salute è un soggetto di straordinaria importanza che lo Stato italiano ha voluto affinché ci fosse un organismo che potesse essere lo strumento operativo del Governo per promuovere le politiche sociali, rispettando il ruolo e l’autonomia di tutte le componenti del movimento. È stato annunciato che entro fine settimana verrà firmato il decreto di nomina di Vito Cozzoli, come presidente e Ad di Sport e Salute”.
“L’obiettivo è rafforzare e potenziare attraverso Sport e Salute l’azione sul territorio, salvaguardando l’autonomia del CONI – ha proseguito -. L’interesse è quello di creare equilibrio per far convergere l’azione verso un’unica direzione che tuteli l’interesse dello sport. È stato rivelato che l’Ufficio per lo Sport diventerà presto un Dipartimento per lo Sport con competenze e risorse umane adeguate”.
Il Ministro ha rivelato di voler eliminare ogni confusione attraverso la legge delega, un passaggio nevralgico, nel rispetto dei ruoli di tutti. Il Governo non deve delegare più la sua funzione e la sua azione ma per sviluppare questo percorso serve la collaborazione di tutti.
Il mese di marzo sarà dunque dedicato al confronto per ottimizzare il testo della norma perché – è stato ribadito – il movimento merita regole chiare e una governance che consenta a ognuno il proprio lavoro.
Sulla relazione del Ministro è intervenuto, tra gli altri, anche il presidente di AiCS Bruno Molea, consigliere Coni, a ribadire il ruolo sociale dello sport di base e la necessità di riconoscerne il ruolo in sede di riforma.
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