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DECRETO LIQUIDITA', 100 MILIONI DI EURO PER LO SPORT

07/04/2020

 

Cento milioni di euro in finanziamenti in arrivo per lo sport. A sancirlo è il decreto Liquidità, come annunciato dal ministro Vincenzo Spadafora che definisce lo sport la “linfa del territorio” da salvaguardare e preservare, ed equipara e tutela così la filiera ludico-sportiva a quella delle piccole e medie imprese generiche. Soddisfazione da parte di AiCS: “Il nostro sistema è in grande difficoltà: questo provvedimento è una boccata d’ossigeno. La strada è lunga ma la via imboccata è quella giusta”.

L’annuncio del ministro allo sport

Molte realtà sportive stanno affrontando una crisi senza precedenti. Dall’inizio della pandemia il mio primo obiettivo è stato evitare che anche una sola realtà dovesse chiudere, perché lo sport è linfa del territorio. Il modo migliore per celebrare la Giornata internazionale dello sport è con atti concreti”. Così il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, annunciando dalla sua pagina Facebook la misura inserita nel Decreto approvato dal Consiglio dei ministri, e di cui pubblichiamo inoltre un importante video che alleghiamo a questo articolo, dove chiarisce ulteriormente e risponde su chi può usufruire e avere diritto ad accreditarsi per ottenere l'indennità da collaboratore sportivo del valore di 600 euro. Una misura, ha tenuto a precisare, che prevede uno stanziamento di mezzo miliardo e di cui ha anticipato, sarà riproposto anche per il mese di aprile.

Soffermandosi sul decreto Liquidità dichiara e sottolinea: “Per la prima volta federazioni, discipline associate, enti di promozione, associazioni e società dilettantistiche avranno lo stesso trattamento delle piccole e medie imprese – ha proseguito il ministro Spadafora -. Col decreto, infatti, sono stati creati presso l’Istituto di Credito Sportivo, nel Fondo di Garanzia e del Fondo contributi interessi per l’impiantistica sportiva, i rispettivi comparti per operazioni di liquidità”. Con il decreto appena approvato, sono stati deliberati “strumenti che consentiranno di garantire integralmente cento milioni di finanziamenti a tasso zero per i soggetti sportivi che non possono accedere al Fondo di garanzia per le Pmi. Gli strumenti affidati all’Ics faranno ridurre tempi e oneri per chi ha necessità di liquidità, per poter ripartire con le attività e valorizzare la funzione etica, civile e sociale dello sport”, ha concluso Spadafora.

Il commento del presidente AiCS, Bruno Molea

La manovra inserita nel decreto Liquidità, commenta il presidente Bruno Molea è “una svolta epocale per il mondo della promozione sportiva che per troppo tempo è stato relegato al limbo tra il volontariato e il tempo libero”.

Noi invece produciamo politiche sociali e siamo organizzati in un settore economico che ogni anno muove milioni di euro, un miliardo solo in ore di volontariato – aggiunge Molea -. Questo fondo è la prima vera risposta alle paure delle nostre associazioni che, chiuse dall’emergenza Coronavirus, cercano ossigeno per boccheggiare e rimanere aperte fino alla ripresa delle attività. La strada è ancora lunga, ma la via imboccata è quella giusta”.

Il ministro dimostra con questo atto di aver ascoltato le richieste degli enti di promozione sportiva, ma la strada e’ ancora lunga – conclude Molea -. Il bonus per i collaboratori sportivi le cui modalità di accesso per il mese di marzo partiranno solo da oggi non bastera’ per tutti: contiamo ogni giorno centinaia di richieste dai nostri territori da parte degli esclusi, stretti tra redditi bassissimi e collaborazioni diverse. Serve uno sforzo in piu’ per dare loro risposte concrete e serve prorogare il bonus al mese di aprile o per loro sarà una Pasqua ancora piu’ amara. E poi, affitti, bollette e tasse gravano ancora sulle nostre associazioni: se il fondo servirà a ridurre tempi e oneri per chi ha bisogno di liquidità, è necessario agire con tempestività per salvare un settore che in Italia non garantisce solo lo sport per tutti ma produce una fetta di welfare importantissimo per le fasce di popolazioni piu’ a rischio emarginazione”.

 

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