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CIRCOLI CHIUSI, LA PROTESTA SBARCA IN TV CON UN SERVIZIO SU RAI3: GIOVANI E ANZIANI A RISCHIO, SENZA GARANZIE E' DIFFICILE RIPARTIRE

27/01/2021

 

Dopo mesi di chiusura, è sempre più difficile ripensare la vita dopo il Covid, per i circoli culturali e ricreativi. Chiusi da fine ottobre scorso in ogni genere di attività, compresa la somministrazione di cibi e bevande, sono loro – circoli culturali e sociali in genere – i più a soffrire la crisi determinata dal lockdown. Promuovono cultura, organizzano concerti, attività sociali per bambini, anziani e giovani, eppure non possono accedere ai ristori come è stato possibile fino ad ora per il mondo dello sport: contano su agevolazioni come credito di imposta sugli affitti e proroga delle scadenze fiscali, o su bandi da progettazioni pubbliche, ma i fondi diretti non ci sono.

AiCS da tempo ne chiede la riapertura e ha anche rivolto l’appello alle istituzioni perché almeno sia superata la discriminazione con i bar e i ristoranti per i quali è previsto almeno il servizio di asporto, ma la verità è che gli aiuti son pochi e di riapertura almeno fino ai primi di marzo non si parla.

Queste le dichiarazioni a riguardo espresse recentemente dallo stesso Bruno Molea, numero uno dell'Associazione: “Devono sottostare alle stesse regole igienico sanitarie dei bar, ma non hanno gli stessi diritti. Da oltre tre mesi, i circoli culturali e ricreativi del Paese sono chiusi anche nei loro servizi di somministrazione di cibi e bevande: una discriminazione insopportabile e ingiusta", plaudendo all'intervento fatto dal Forum del Terzo Settore che aveva posto l'accento sulla questione.

Non solo un danno economico, ha rimarcato poi Molea. Ma soprattutto sociale. “Quando sarà possibile ripartire - si chiede -, che ne sarà delle nostre periferie e dei nostri centri più piccoli, dove i circoli culturali sono presìdi sociali e di legalità? A pagare saranno ancora una volta i nostri giovani e i nostri anziani, tra i più penalizzati da isolamento e pandemia. Il danno sociale creato dalla chiusura di ogni servizio - ha proseguito -, lascia ancora più soli i nostri giovani e i nostri anziani. Il Governo corra ai ripari, mettendo fine a questa stortura: regole certe ma controllate”, conclude Molea.  

L’appello dei circoli di AiCS è stato accolto anche dai media che nei giorni scorsi (attraverso l'agenzia di stampa Dire e un servizio realizzato da una troupe del TgR Emilia-Romagna della terza rete Rai, che ha raccolto un appello dei circoli di periferia in Romagna di cui vi proponiamo sottostante il video integrale, ndr) hanno dato ampio spazio alle preoccupazioni dei circoli e di AiCS, riguardo la mancanza di attività sociali a favore di anziani e giovanissimi.

 

 

 

 

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